Libro per operatori turistici
Che cosa mi è saltato in testa di scrivere un libro per gli agenti di viaggio?
Durante i lunghi mesi della pandemia, dove tutto sembrava immobile, fuori dalla mia finestra oltre a quell’assordante silenzio, sentivo solo gli altoparlanti dei pompieri che ci invitavano a restare chiusi in casa, io come tutti voi non sapevo cosa fare.
Una rapida – mah rapida! a volte ci stavo su delle ore – occhiata ai vari social per accorgermi di quante polemiche, di quanti discorsi inutili, di quanto tempo perso.
Di una cosa ero certa: non sentivo la mancanza del mio lavoro! e questo al contrario di tutti i colleghi, che invece erano disperati all’idea di non poter interagire con i clienti.
Nessuno allora poteva sapere quanto sarebbe durata la nostra segregazione forzata, ma io dentro di me, mi scoprivo ogni giorno più’ sollevata nel non dover più interagire con i clienti.
MI sembrava una situazione paradossale, la stessa che si prova quando finisce un amore: poco alla volta non te ne frega più nulla, non ti interessa, cominci a provare un senso di estraneità agli argomenti che ai colleghi stanno cosi tanto a cuore.
In cuor mio mi domandavo come mai, ma dentro di me avevo già tutte le risposte pronte: avevo fatto l’agente di viaggio per cosi tanto tempo che facevo fatica a crederlo: per quel lavoro avevo rinunciato a tanto anche e soprattutto a livello famigliare ( il secondo figlio ad esempio), avevo perso amicizie di lunga data a causa di questioni legate alle vacanze, avevo versato lacrime, ma anche ricevuto in cambio grandi soddisfazioni.
In vista per me c’era altro, e lo sentivo forte e chiaro: finita la pandemia non sarei più tornata a fare l’agente di viaggio.
Ma, mi sono detta, che mi sarebbe piaciuto in qualche modo dare l’addio al lavoro che tanto avevo amato e unendolo alla mia passione sfrenata per la scrittura, ho iniziato a buttare giù pensieri.
Pensieri sparsi all’ inizio, che lentamente hanno preso forma. Nei miei appunti, ho condensato anni e anni di fatiche, di tentativi fatti e magari andati a male, ma anche grandi soddisfazioni.
Ne è venuto fuori, in tempi anche molto rapidi, un bel libro dove racconto ciò che credo un Agente di viaggio dei nostri tempi dovrebbe sapere; si va dalle tecniche di negoziazione con i clienti reticenti, ai calcoli esatti da fare prima di avviare l’attività, come creare un sito che converta, come porsi nei confronti del nuovo che avanza, come creare un brand in Agenzia Viaggi senza dipendere esclusivamente dalla lotta all’ultimo prezzo, come conquistare i clienti.
Tutte informazioni che, ripeto, io ho dovuto racimolare da sola andando a pescare di qua e di la, e che invece vorrei restassero per chi si approccia alla professione più bella del mondo.
La formazione per gli agenti di viaggio trovo sia tutt’ora parecchio carente a livello marketing e vendite. Quando si cercano informazioni su come diventare Agenti di viaggio, si trova molto spesso formazione tecnica, come costruire gli itinerari, imparare ad usare i Crs, si imparano le sigle del turismo, ma ciò che io trovo sia carente sono le informazioni più specifiche riguardanti ad esempio: le strategie di approccio ai clienti, i sistemi per gestire le obiezioni in Agenzia Viaggi, i metodi più moderni per far presa sulle nuove generazioni, come presentare dei preventivi, come assumere il personale giusto etc.
il mio libro quindi alla fine è risultato una sorta di lunga lettera di addio, nella quale ho condensato informazioni molto utili che purtroppo nel settore mancano: ci sono i libri tecnici, i libri motivazionali, ma nulla che riesca ad aiutare nel concreto, nel day by day l’agente di viaggio nella sua pratica quotidiana.
Spero lo leggerete e mi lascerete un vostro prezioso commento. Qui sotto trovate il link per ordinarlo: urly.it/3vbxh